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Oggi vogliamo spiegarti cos’è la nota di credito, quando si rende necessaria e soprattutto come si emette attraverso un sistema di fatturazione online.

Per quale ragione? Semplice! Comprendere la finalità di una nota di credito adeguata e struttura, e saperla utilizzare in modo efficace è essenziale per garantire la corretta gestione fiscale della propria attività professionale, rispettare le normative finanziarie, mantenere rapporti positivi con i tuoi clienti e monitorare le performance della tua attività. Insomma, un equilibrio funzionale di queste situazioni può contribuire a mantenere un alto livello di professionalità nella tua quotidianità.

Quindi se non ne hai mai sentito parlare, questo è il momento migliore per scoprire ad esempio come si compila una nota di credito o quale sia la differenza con una nota di debito.

Tranquillo, si tratta di un discorso più semplice di quanto pensi. Non resta quindi che partire scoprendo proprio…che cos’è una nota di credito!

Cos’è una nota di credito e quando si emette?

Una nota di credito è un documento che rettifica gli errori presenti in una fattura o annulla completamente una transazione non avvenuta

Nell’ambito della fatturazione elettronica, una fattura deve essere sempre recapitata al destinatario attraverso il Sistema di Interscambio (SDI), prima che l’Agenzia delle Entrate ne verifichi la validità. 

Tuttavia, in caso di errori o incongruenze, questa può essere corretta proprio tramite una nota di credito, che ne modifica l’importo o le diciture

Questa deve essere necessariamente emessa entro un anno dall’operazione per garantirne la validità, per rispondere ad alcuni errori ben specifici come:
– errori di calcolo dell’imposta
– mancato pagamento (totale o parziale)
– prestazioni mancanti
– difetti nei servizi o prodotti
– mancato inserimento di sconti
– incongruenze di differente natura

Nota di credito e nota di debito: quali sono le differenze?

Capita molto spesso di confonderle, in quanto entrambe si pongono come “note di variazione”, ma concretamente quali sono le differenze tra note di credito e note di debito? Iniziamo con il dire che sono allo stesso modo forme di correzione o aggiunta a una fattura già emessa e registrata. La nota di credito viene emessa quando si verifica una diminuzione dell’imponibile e dell’imposta rispetto alla fattura originale, come nel caso di errori di fatturazione o di concessione di sconti retroattivi ai clienti. Al contrario, la nota di debito viene emessa quando si verifica un aumento dell’imponibile e dell’imposta rispetto alla fattura originale, ad esempio per aggiungere costi aggiuntivi o servizi extra non precedentemente fatturati. Tradotto in parole povere, la nota di credito riduce l’importo dovuto dal cliente al fornitore, mentre la nota di debito aumenta l’importo dovuto.

Una volta che abbiamo sgombrato ogni dubbio in merito alla differenza tra nota di credito e nota di debito, non resta che capire concretamente come si emette una nota di credito per errata fatturazione.

Come si emette una nota di credito per errata fatturazione?

Nel caso si debba emettere una nota di credito per correggere un’errata fatturazione precedentemente avvenuta, è bene che tu sappia che il procedimento può variare in base alla piattaforma utilizzata. Ciò che invece è essenziale è che la nota di variazione venga consegnata attraverso il Sistema di Interscambio (SDI).

Per procedere, è sufficiente accedere al proprio software di fatturazione elettronica come Feesbee e inserire il codice “TD04”, che identifica la creazione di una nota di credito

Nota di credito esempio: cosa deve necessariamente esserci?

Prendiamo un esempio di nota di credito. All’interno del documento è sempre necessario indicare l’importo soggetto alla modifica e la relativa causale

Inoltre, a seconda dei casi precedentemente indicati si dovrà poi indicare:

  • Se la causa della fattura rettificata o stornata è un errore formale o sostanziale;
  • Se è necessario restituire il bollo per la nota di credito;
  • Quando si tratta di gestire reclami o resi di prodotti venduti, se non è stato applicato uno sconto o se è stato restituito un prodotto;
  • I dati dell’emittente nel campo cedente/prestatore;
  • I dati del destinatario nel campo cessionario/committente;
  • L’imponibile e l’imposta, o la natura nel caso in cui l’operazione non sia imponibile;
  • Gli estremi della fattura precedentemente emessa e inviata.

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