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Il Contributo IVS è un elemento fondamentale del sistema previdenziale italiano, finalizzato a garantire una rete di sicurezza economica per i lavoratori e le loro famiglie in caso di invalidità, pensionamento o decesso.

Di fatto una forma di contribuzione previdenziale obbligatoria, destinata al finanziamento delle pensioni, per garantire ai lavoratori una copertura economica in caso di invalidità, vecchiaia e ai “superstiti” in caso di morte del lavoratore.

Ma nello specifico che cos’è il Contributo IVS e chi deve versarlo? È proprio quello di cui vogliamo parlarti oggi in questo nuovo approfondimento con Feesbee, il tuo commercialista professionale a portata di click.


Contributo IVS che cos’è?

Il Contributo IVS sta per “Invalidità, Vecchiaia e Superstiti” ed è una forma di contribuzione previdenziale obbligatoria in Italia destinata al finanziamento delle pensioni. Di fatto i contributi IVS rappresentano la somma versata all’INPS a finanziamento delle prestazioni che l’Istituto garantisce per gli eventi di inabilità al lavoro, anzianità o morte del lavoratore. Servono quindi a finanziare il pagamento delle varie pensioni, delle prestazioni a sostegno del reddito e di alcuni ammortizzatori sociali.

Come avviene infatti per le indennità di malattia e maternità, l’INPS interviene nel garantire copertura economica a fronte di tutta una serie di eventi che impediscono all’assicurato di svolgere l’attività lavorativa e, di conseguenza, ottenere somme destinate alle necessità di vita proprie e del nucleo familiare. A differenza di altri contributi, le somme destinate alla gestione Invalidità, Vecchiaia e Superstiti riguardano tanto i lavoratori dipendenti quanto parasubordinati e lavoratori autonomi iscritti all’INPS senza albo e cassa.


Contributi IVS: chi deve versarli?

I contributi IVS devono essere versati da differenti categorie di lavoratori, tra cui i dipendenti del settore privato, sia assunti a tempo determinato che indeterminato, gli artigiani e i commercianti, gli apprendisti, i coltivatori diretti, gli autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS, gli artisti e i giornalisti iscritti all’INPGI. Diversamente, i dipendenti pubblici e alcune specifiche categorie di lavoratori autonomi non sono tenuti a versare i contributi IVS. Questo perché si appoggiano a diverse forme di tutela previdenziale gestite direttamente dall’INPS o da altri enti specifici per il loro settore.

Per quanto riguarda le modalità di versamento, per i lavoratori dipendenti, l’aliquota IVS è suddivisa in gran parte a carico del datore di lavoro e in misura minore a carico del lavoratore stesso, che vede applicare delle trattenute mensili sulla propria busta paga. Il datore di lavoro effettua poi il versamento complessivo all’INPS in quattro rate trimestrali, con scadenze a febbraio, maggio, agosto e, utilizzando il modello F24.

I liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, invece, devono provvedere personalmente al versamento dei contributi IVS attraverso il modello F24, solitamente con l’assistenza di un professionista come Feesbee. Anche per loro, l’aliquota contributiva è suddivisa tra il professionista e, se previsto, il committente.


Cosa succede se non vengono pagati i contributi IVS?

Come per il pagamento di tutte le tasse, questo è uno scenario che auspichiamo sempre possa non verificarsi. 

Il mancato pagamento dei contributi IVS comporta infatti conseguenze piuttosto penalizzanti, analogamente a quanto avviene per il mancato pagamento di altri contributi previdenziali INPS. Se un datore di lavoro o un lavoratore autonomo non versa le quote IVS, può infatti incorrere in sanzioni significative. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli e, qualora rilevi il mancato pagamento, inviare un primo avviso bonario, invitando a versare le somme dovute maggiorate di sanzioni e interessi. Se l’avviso bonario dovesse essere ignorato, ecco allora che l’Agenzia delle Entrate può procedere con la riscossione coattiva attraverso una cartella esattoriale. Questa cartella conterrà l’importo dei contributi non versati, gli interessi maturati per il ritardo e sanzioni aggiuntive, che possono essere molto pesanti.

Per questo motivo affidarsi a un professionista come Feesbee per la gestione dei tuoi contributi e della tua situazione economica, sia che tu sia un dipendente o un lavoratore con partita IVA, ti garantisce una gestione accurata e conforme alle normative vigenti

Un professionista esperto può aiutarti a risparmiare tempo prezioso, evitare sanzioni e ottimizzare la tua situazione fiscale. Non lasciare che le complessità burocratiche e fiscali diventino un peso: consultaci per assicurarti una gestione efficiente e strategica delle tue finanze e dei tuoi contributi previdenziali.

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