Cosa prevede la nuova tassazione? Come funziona e quali sono i vantaggi? Ecco una piccola guida con tutte le informazioni da conoscere sul regime fiscale agevolato.
In Italia il regime forfettario è entrato in vigore nel 2015 diventando il regime più conveniente per chi vuole avviare una nuova attività. Questo regime è caratterizzato dalla riduzione della aliquota sull’imponibile pari al 5% per i primi cinque anni di attività e del 15% per i successivi.
A seguito delle direttive emanate dal Consiglio UE nel dicembre 2021, la nuova Riforma Fiscale a introduce l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari a partire dal 1° luglio 2022. I vantaggi di questo regime sono imputabili all’aliquota sostitutiva dell’IRPEF, IRAP e addizionali regionali e comunali.
Possono godere di questo regime i liberi professionisti e le ditte individuali con sola limitazione relativa ai compensi e ai ricavi pari a quota massima di 65.000€ annui.
Il regime forfettario per le Start-Up
In caso di regime forfettario per Start-Up vi sono ulteriori limitazioni riguardano i requisiti previsti per l’accesso al regime forfettario:
- Nei tre anni precedenti all’avvio della start-up, non si deve aver esercitato alcuna attività artistica, professionale o d’impresa.
- La nuova attività non deve essere una “mera prosecuzione” di un’attività precedente ossia, non deve essere una nuova attività nella forma ma che sostanzialmente rappresenta la continuità di una stessa attività precedente posta in essere.
- Se la start-up rappresenta la prosecuzione dell’attività di un’altra persona, l’ammontare dei ricavi realizzati nel periodo precedente non deve superare i 65.000€ annui.
- Se uno di questi tre requisiti non dovesse essere soddisfatto allora si potrà usufruire del beneficio della riduzione del 15% dell’aliquota sull’imponibile, dovendo rinunciare alla riduzione del 5% per i primi cinque anni di attività.
I vantaggi del regime forfettario
I vantaggi per chi sceglie il forfettario non si limitano ad un’aliquota conveniente ma anche ad una serie di semplificazioni contabili e fiscali:
- non si deve addebitare l’IVA in fattura ai clienti, né detrarre l’imposta assolta sugli acquisti e questo rende l’offerta più appetibile per le aziende;
- esonero dagli obblighi di liquidazione e versamento dell’imposta e di presentazione della relativa dichiarazione annuale;
- non vi è l’obbligo assoluto di registrare le fatture emesse, i corrispettivi e gli acquisti;
esonero dall’obbligo di registrazione e tenuta delle scritture contabili; - autoverifica della propria adeguatezza alle regole del fisco che si traduce nell’esonero dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale;
- regime non soggetto a ritenuta alla fonte sui ricavi e compensi ma solo obbligo di segnalazione delle transazioni.
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